Presentazione Libro Immigrando
Si è tenuto il 20 giugno 2023 alle 18:00 presso il Castello D’Albertis la presentazione del Libro Immigrando di Marga Palacio Brugés
Intervengono:
Maria Eugenia Esparragoza (Colidolat)
Maria Camilla De Palma (Castello D’Albertis
Museo delle Culture del Mondo)
Letture di:
Danilo Lisei (“Radice del mondo”).
Con la partecipazione del duo vocale di musica ispano-americana K’TAL, composto da Angela Balbín e Stefano Mosto.
Riassunto
Immigrando è “un racconto vivo d’una realtà, quella del migrante americano del nostro tempo, incarnata nella figura della sua protagonista Carmen Matilde Romero, commovente personaggio magnificamente costruito, singolare e al tempo stesso rappresentativo di tutte quelle persone che per diverse ragioni trapiantano le loro radici lontano dalla terra natale.
… L’opera è divisa in tre parti, tre atti spinti dalla lotta forzata della sua protagonista per farsi strada in un nuovo Paese. Nel primo vengono esposte tutte le circostanze che si riassumono nell’atto di migrare: attaccamenti, distacchi, incertezze, problemi… Senza incorrere in nessun momento nell’autocompassione, né in denunce rivendicative di breve portata. Ci viene offerto, al contrario, un quadro vivo e luminoso dell’ambiente familiare di una donna profondamente radicata nella trama socioculturale di quel magico territorio nel nord della Colombia che è la Guajira.
… Carmen Matilde e Salvatore ci si mostrano come destri maestri nell’arte di mettersi nei panni dell’altro, decisi ad ampliare i loro rispettivi orizzonti con usi e costumi all’inizio estranei per ciascuno di loro.
… La guajira e il genovese si cercano, si scoprono, si amano e finiscono per condividere le loro rispettive peripezie vitali… Riproducono, in tal modo, uno dei fenomeni civilizzatori preminenti che conosciamo come meticciato.
E come segno vivo di questo, l’inserimento finale nel racconto di una nuova creatura, Alfredo Delfino, felice culmine di un’opera scritta con un linguaggio radioso, deliziosamente condito con squisite espressioni di uno spagnolo, disgraziatamente assenti nella nostra lingua comune da questo lato dell’Atlantico. Parola che vibra e dà conto, come nelle vecchie cronache delle Indie, di una volontà incorruttibile di addentrarsi nei casi più inesplorati per scoprire la vita. E cantarla”.
Ernesto Caballero
Madrid, Spagna, luglio 2021